Ciò che
non ha forma è formato
nella sua interezza. Nella sua informe essenza vi è il
tutto, l’ armonia
e la grandezza, la vastità e il suo ostinato
limite. Nell’ Autore
la parte primigenita è il colore,
la sua molteplicità e il fascino che ne
deriva, ma anche la ricerca che ne scaturisce,
ciò che
di esaltante e di fermo si agita nel cuore dell’ Artista;
quell’ inesauribile
forza nel cercare, proporre,dichiarare-materiale
coloristico che “ gettato” con
abbandono e con forza sullo spazio-tempo ri-vela,
al principio,
una “informe” presenza
che a poco a poco delineerà contorni,
astrazioni piene, significati reconditi. Per
l’Artista
Magno è la
massa corporea del colore che lo in-vita e lo incita
a “formare”,
a espletare il disegno della mente, il segno invisibile,
tuttavia esiste, tenue “filo d’Arianna” che “lega
i composti” fino a contenerli uno ad uno in
armonie di proporzioni, ognuno legati all’ altro
da un pensiero che non si arrende, cosi che la “storia” frantumata
all’inizio, crea
un sottile e resistente legame di connessione spirituale, fisico,
surreale, e tutto ha un senso, un rapporto, un’esistenza
propria, che proietta su di noi il peso di un
concetto idealizzato,
talora mutato, ma sempre presente a se stesso,
vivo, palpitante di energia sotterranea, dove
un grido lacera
per istanti
un “ apparente quietitudine”, una solitudine.
CARLA RUGGER
Associazione internazionale dei
Critici letterari (Padova 2000)
![](../Opere%20per%20critiche/Castello.jpg)
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